In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore frenafiletti per bici per le proprie esigenze.
Andare in bicicletta significa anche prepararsi per risolvere i diversi problemi tecnici che possono emergere. Anche i componenti più piccoli possono dare problemi, soprattutto quando tendiamo a sottovalutarli. Una vite può causare un incidente, soprattutto quando facciamo mountain bike, visto che tendono semplicemente a svitarsi da sole quando la bicicletta viene sottoposta a forti vibrazioni. Una vite che si sfila, dunque, può diventare un serio pericolo per la nostra sicurezza. Per fortuna in commercio esistono dei prodotti progettati appositamente per evitare questo problema. Ecco perché in questa guida spieghiamo come funziona frenafiletti.
Cosa Sono i Frenafiletti e a Cosa Servono
Il frenafiletti è una sostanza che può essere collocata sulla filettatura delle viti, e che indurendosi impedisce a queste di svitarsi. In commercio è possibile trovare frenafiletti prodotti da diverse marche, tra le quali Loctite è sicuramente la più conosciuta.
Andando più nel dettaglio, si tratta di un adesivo a base di metacrilato, una sostanza polimerica che tende a indurirsi in assenza di ossigeno, una reazione chimica nota come polimerizzazione. Anche per questa ragione questo adesivo è noto come anaerobico.
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Come Funziona il Frenafiletti
Il funzionamento del frenafiletti è piuttosto intuitivo. Una volta applicato sul filetto e sulla filettatura, tende a indurirsi quando viene a mancare l’aria. In pratica, in assenza di ossigeno questa pasta si solidifica, trasformandosi in un film che funziona da blocco per la vite. Il risultato è abbastanza ovvio, la vite si ferma e, anche in caso di forti vibrazioni, continua a rimanere nel proprio alloggiamento.
Risulta essere comunque possibile approfondire il meccanismo che consente al frenafiletti di solidificarsi. Questo si trova alla base della sua natura, essendo un fluido non newtoniano tende ad accrescere la propria viscosità quando soggetto a vibrazioni improvvise e brevi. Al contrario, quando le sollecitazioni sono continuative, la viscosità del frenafiletti si abbassa.
Per farti capire meglio, è possibile farti un esempio. Sicuramente ti sarà capitato di vedere video delle persone che camminano su un liquido particolare. Quello è un fluido non newtoniano. In pratica, ogni sollecitazione improvvisa lo porta a solidificarsi. Al contrario, quando la sollecitazione rimane stabile, il liquido si fluidifica tornando allo stato originario. Il frenafiletti funziona allo stesso modo.
Come Scegliere il Frenafiletti
In commercio è possibile trovare una grande quantità di prodotti progettati per questo scopo. Per iniziare, devi sapere che è meglio scegliere frenafiletti pensati per le mountain bike se vuoi utilizzare il prodotto su questo tipo di bici. Esistono infatti altri prodotti utili per scopi diversi, i quali tendono a fissare in modo definitivo una vite. Quelli per MTB, al contrario, dovrebbero sempre essere removibili.
Detto questo, un frenafiletti potrebbe essere venduto sotto forma di liquido o di stick. Entrambi sono utili per l’utilizzo nelle biciclette, ma hanno vantaggi e svantaggi. Il frenafiletti liquido è comodo perché tende a distribuirsi in modo uniforme sulla vite, ma potrebbe sporcarla. Al contrario, i frenafiletti in stick, solidi, consentono un’applicazione più precisa sulla vite e non la sporcano, ma sono più complicati da utilizzare.
Lo stato solido o liquido del frenafiletti non è l’unica caratteristica da analizzare, prima della scelta. Anche la resistenza meccanica è un fattore da tenere a mente, forse il più importante di tutti. La resistenza meccanica è un valore che indica la difficoltà nello svitamento, con normali attrezzi, della vite trattata con questi prodotti. Il valore, non a caso, è noto anche come tenacità. In questo senso, è importante specificare che il mercato offre sostanzialmente tre tipologie di prodotti, in base alla tenacità. Questa caratteristica viene sempre indicata con l’utilizzo di una particolare colorazione di una banda della confezione.
Il primo frenafiletti che analizzeremo è quello rosso, ovvero quello dotato della resistenza meccanica più alta in assoluto. Il Loctite 276 è un ottimo esempio di super frenafiletti. Nello specifico, si tratta di una pasta di fatto quasi permanente, per rompere il legame del fluido, infatti, serve applicare una forza pari ad almeno 25 newton per metro. Chi va in mountain bike dovrebbe evitare di comprare un frenafiletti rosso. Questo perché si verrebbe a creare un serraggio eccessivo per le viti in alluminio, rischiando di bloccarle per sempre. Non a caso, questo frenafiletti viene usato più che altro per le viti in acciaio e molto grandi.
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La seconda tipologia di frenafiletti è caratterizzata dal colore verde della banda del prodotto. In questo caso si parla di una sostanza dotata di una tenacità debole, come il Loctite 603. Risulta essere un prodotto molto indicato per fissare le viti di alcune parti meccaniche specifiche della bici. Per esempio la serie sterzo, il movimento centrale o i cuscinetti. Essendo molto penetrante, però, c’è sempre il rischio di sporcare in modo eccessivo la vite. Infine, per romperlo serve una forza di 10 newton per metro.
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L’ultimo tipo di frenafiletti è quello con la banda di colore blu. Risulta essere una via di mezzo tra il rosso e il verde, dunque significa che ha una resistenza meccanica di medio livello. Per rompere il legame serve una forza di 12 newton per metro. Si tratta del prodotto più indicato per l’utilizzo nelle viti delle biciclette. Questo perché può essere usato per qualsiasi componente della MTB.
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Come Utilizzare il Frenafiletti
Il frenafiletti è una sostanza che può essere applicata su diversi componenti della bici. Esistono comunque certi componenti che non andrebbero mai fissati col frenafiletti. Questo discorso vale per esempio per le corone, per la guarnitura, per il cambio, per il telaio, per gli ammortizzatori e per la filettatura dei pedali. Lo stesso dicasi per tutte quelle viti realizzate con materiali diversi dall’alluminio, come il titanio e l’ergal. Si sconsiglia inoltre di utilizzarlo quando la vite è eccessivamente piccola, o quando entra a contatto con materiali come il carbonio o la plastica. A parte queste eccezioni, il prodotto dovrebbe essere applicato a tutte le viti tendenti allo svitamento per via delle vibrazioni.
Vediamo in che modo bisogna utilizzare il frenafiletti. Nonostante non sia un’operazione difficile, bisogna seguire delle precauzioni. Per prima cosa la vite dovrebbe sempre essere pulita in via preventiva, magari con alcol denaturato. Questo perché i detriti e la polvere potrebbero rendere inefficace il compito di questa sostanza.
Una volta fatto questo, bisogna utilizzare solo una goccia di frenafiletti, dunque senza esagerare con la quantità. La goccia va applicata esclusivamente sulla parte della vite che intendiamo bloccare, e non sull’intera filettatura. In caso contrario, potrebbe essere poi molto complicato svitarla. Nello specifico, il prodotto va posizionato sulla parte della filettatura che entrerà poi in contatto con il filetto.
A questo punto la vite adeguatamente trattata con il frenafiletti andrà inserita nel proprio alloggiamento. Si sconsiglia di usare immediatamente la bici, bisogna infatti dare il tempo al frenafiletti di giungere alla polimerizzazione. In genere bastano circa ventiquattro ore per attivare questo processo chimico. Se le operazioni sono state compiute in modo corretto, la vite dovrebbe tenere durante le vibrazioni.
Inoltre, basterà svitarla manualmente per rompere il frenafiletti senza alcuna difficoltà. In caso contrario, è comunque possibile fare sciogliere il prodotto scaldando la vite. In certi casi il consiglio è di scaldare la vite a prescindere. Il calore, per esempio, aiuta a svitare i componenti molto piccoli, che potrebbero altrimenti rompersi.
Migliori Frenafiletti
Frenafiletti Loctite 271
Quando si parla di resistenza e tenuta estrema, il nome che spesso emerge tra gli appassionati del fai da te e tra i professionisti è quello di Loctite 271. Questo frenafiletti è il gigante silenzioso tra gli adesivi anaerobici, progettato specificamente per quei lavori che necessitano di una resistenza superiore e, quasi, di un impegno permanente.
La sua forza risiede nella sua resistenza formidabile. Pensate che necessita di una forza di 25 newton per metro per essere riaperto, rendendolo così una scelta ideale per quei fissaggi che sono destinati a durare nel tempo, praticamente inalterati. E questa forza, combinata con la sua qualità, fa del Loctite 271 uno degli adesivi più ricercati nella sua categoria.
Detto ciò, ogni strumento ha le sue applicazioni specifiche e il Loctite 271 non fa eccezione. Anche se rappresenta il meglio dei frenafiletti, non lo consiglierei per l’uso su Mtb. Sulla bici da corsa, invece, si potrebbe considerare, ma solo per quegli elementi specifici che non avete intenzione di riaprire. E’ una scelta che richiede attenzione e discernimento, poiché una volta applicato, è praticamente definitivo.
In conclusione, il Loctite 271 è un prodotto che incarna l’eccellenza quando si tratta di frenafiletti di alta resistenza. Ma come ogni prodotto potente, è essenziale usarlo con consapevolezza e saggezza, assicurandosi che sia la soluzione giusta per il lavoro specifico che avete in mente. Usatelo bene e vi servirà fedelmente, fornendo una tenuta robusta e duratura.
- Previene movimenti indesiderati, allentamenti, perdite e corrosione
- Alta resistenza, bassa viscosità
- Adatto per tutti i dispositivi di fissaggio in
- Può tollerare lievi contaminazioni di oli industriali
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Liqui Moly 3802
Il mondo dei frenafiletti è vasto e diversificato, ma il Liqui Moly 3802 si distingue per alcune caratteristiche peculiari. Di colore blu, si colloca nella categoria media dei frenafiletti e, nella mia esperienza, si è rivelato particolarmente efficace per applicazioni specifiche come le bici da corsa e le Mtb. L’aspetto bluastro che talvolta si nota sulle viti non è altro che questo prodotto, sapientemente applicato per garantire la tenuta delle viti contro le insidie delle vibrazioni.
Una delle sue peculiarità è la resistenza. Se mai vi trovaste nella necessità di riaprirlo, preparatevi a esercitare una forza di almeno 12 newton per metro, una garanzia di solidità e affidabilità.
Per chi, come me, apprezza cimentarsi nel fai da te, il Liqui Moly 3802 è diventato presto un alleato indispensabile. Sta comodamente nella mia cassetta degli attrezzi, pronto ad essere impiegato ogni volta che ne sento la necessità. Tuttavia, è bene sapere che per alcune applicazioni particolarmente critiche, si potrebbe necessitare di un frenafiletti di livello superiore, riconoscibile dal suo colore rosso.
Concludendo, spero che condividendo la mia esperienza con il Liqui Moly 3802 possa fornire un riferimento utile per chi sta valutando l’acquisto di un frenafiletti. In un mondo in cui ogni dettaglio conta, avere un prodotto come questo a portata di mano fa davvero la differenza.
- Per i dadi e le viti di tutte le dimensioni reperibili in commercio di ogni classe di qualità
- Applicare in modo uniforme su viti o dadi; l'indurimento avviene con l'esclusione dell'ossigeno (reazione anaerobica); il tempo di indurimento varia a seconda se il prodotto è applicato su materiali attivi o passivi
- Per materiali attivi si intendono i metalli con un elevato tenore di ferro o di rame (per esempio ferro, acciaio, rame, ottone, bronzo); materiali attivi garantiscono un indurimento rapido
- Sui materiali passivi come l'acciaio (inossidabile) altamente legato, lo zinco, l'alluminio o le plastiche l'indurimento avviene molto lentamente ed è possibile solo con l'ausilio di un attivatore
- In virtù delle caratteristiche anaerobiche nella bottiglietta deve essere sempre presente una quantità sufficiente di aria, altrimenti il collante potrebbe indurire precocemente
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Frenafiletti Loctite 243
Il Frenafiletti Loctite 243 si presenta come una soluzione ideale per chi cerca di combattere l’annoso problema dell’allentamento dei bulloni. Con il suo distintivo colore blu, il prodotto non passa inosservato e, devo dire, compie il suo lavoro in maniera decisamente efficiente.
Non è esente da piccole pecche. Ho notato che, una volta aperto, ha la tendenza a solidificarsi, e questo può creare qualche piccolo inconveniente durante l’applicazione. A proposito dell’applicazione, il dosimetro non è dei più precisi, e ciò può rendere la distribuzione del prodotto non sempre uniforme.
Detto ciò, il prezzo potrebbe sembrare un po’ elevato, soprattutto se si considera la quantità di prodotto contenuta nella confezione. Ma, considerando il prestigio del marchio Loctite e il fatto che per ogni intervento si necessita di una sola goccia, direi che il costo è giustificabile.
Personalmente, lo utilizzo per serrare le viti sui dischi della mia mtb. E in ambiti come questo, dove la sicurezza è fondamentale, sono dell’opinione che sia meglio investire qualche euro in più in un prodotto di qualità, piuttosto che correre rischi inutili.
Nel complesso, il Frenafiletti Loctite 243 è un buon prodotto. Con qualche piccola miglioria, potrebbe diventare eccellente.
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Frenafiletti Loctite 603
In un mondo in cui tutto sembra dovere essere più forte, più resistente e più duraturo, a volte quello di cui abbiamo realmente bisogno è una soluzione delicata, ma efficace. Ecco dove entra in gioco il Loctite 603. Un frenafiletti che, nonostante abbia una tenacità inferiore rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, si rivela spesso la scelta ideale per determinati lavori.
La peculiarità del Loctite 603 è la sua bassa tenacità. Questo non significa che non sia efficace, ma piuttosto che è stato progettato per applicazioni che possono richiedere in futuro delle revisioni o delle manutenzioni. Se pensate ai vari elementi di una bici, come il movimento centrale o i cuscinetti, capirete quanto sia cruciale avere un prodotto che possa garantire una tenuta sicura contro le vibrazioni, ma che al contempo permetta una certa flessibilità per interventi futuri.
La sua applicazione su bici da corsa e Mtb lo rende particolarmente apprezzato tra gli appassionati di ciclismo. La capacità di assicurare che parti cruciali della bici rimangano al loro posto, pur consentendo un’eventuale manutenzione, è un vantaggio non indifferente.
Ciò che mi colpisce di questo prodotto è la sua equilibrata combinazione tra aderenza e accessibilità. Con una forza di soli 10 newton per metro necessaria per riaprirlo, il Loctite 603 garantisce un equilibrio perfetto tra sicurezza e funzionalità.
In definitiva, il Loctite 603 potrebbe non vantare la resistenza estrema di alcuni dei suoi cugini più robusti, ma in molte situazioni, questa sua ‘delicatezza controllata’ si rivela un vero e proprio punto di forza. Se stai cercando un frenafiletti che ti offra una tenuta affidabile senza rendere impossibili future modifiche o manutenzioni, il Loctite 603 potrebbe essere esattamente ciò di cui hai bisogno.
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Frenafiletti più Venduti Online
Mettiamo a disposizione una lista dei modelli di frenafiletti più venduti online in questo momento con il relativo prezzo.Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi li ha comprati.
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