In questa guida spieghiamo come scegliere il manubrio per bici da corsa e quali sono le caratteristiche di questo componente. Parliamo di un pezzo molto importante, che nel tempo è andato incontro ad una profonda rivoluzione. Una rivoluzione che ha toccato sia i materiali di fabbricazione che le forme e le geometrie.
Del resto non potrebbe essere altrimenti, considerando che il primo manubrio per bici da corsa venne introdotto nel lontano 1890. Il motivo della sua introduzione è facile da intuire, la possibilità di prendere una posizione maggiormente aerodinamica in sella alla bici. Ecco perché oggi approfondiremo il tema della curva da corsa, dandoti tutte le informazioni più interessanti sull’argomento.
Caratteristiche del Manubrio da Bici da Corsa
Il manubrio per bici da corsa, noto anche come piega o curva da corsa, è uno dei tre punti di contatto del corpo con la bicicletta e permette di dare direzionalità alla bici, cioè guidare la bicicletta sterzando la ruota anteriore, e di conseguenza la sua scelta non può essere lasciata al caso, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni. Inventato da Mark Taylor nel 1890, questo manubrio ha impiegato qualche tempo per entrare nelle grazie dei ciclisti. I primi modelli moderni vennero infatti commercializzati negli anni 50. Furono specialmente le case produttrici italiane a investire nella produzione. Dunque le modifiche tecniche più importanti sono da attribuire proprio alle aziende nazionali.
Questa panoramica storica è molto importante anche per comprendere le evoluzioni redenti del manubrio. Intorno al 1990, infatti, venne introdotto sul mercato un nuovo manubrio con moderna curvatura delle pieghe. Questa modifica fu necessaria per via dell’introduzione degli Shimano STi. La curvatura, infatti, venne ampliata per ospitare i nuovi comandi del cambio. Poi, a cavallo tra gli anni 90 e gli anni 2000, uscì il manubrio da corsa oggi considerato come standard. Si tratta della piega da 31.8 millimetri di diametro.
Oggi sul mercato è possibile trovare manubri da corsa integrati, con la curva belga o la curva italiana, con la curva anatomica o con la piega alare. La scelta tra una tipologia e l’altra dipende molto dai gusti, ma quello che è fondamentale è la larghezza del manubrio, che deve essere proporzionata alla larghezza delle spalle di chi utilizza la bici.
Misure per Scegliere Manubrio da Bici da Corsa
Esistono sostanzialmente quattro misure che, in prima istanza, devono essere valutate quando si parla di misure del manubrio da bici da corsa. Si parla nello specifico della lunghezza, della larghezza, del drop e del corpo centrale del manubrio.
Andiamo con ordine e cominciamo proprio dal corpo centrale. La parte centrale della piega è più ampia rispetto al resto del manubrio. Lo scopo della parte, infatti, è di rinforzare il centro della piega evitando che possa cedere alle forze di trazione e di flessione. In sintesi, questa parte permette al manubrio di resistere allo stress e di non rompersi. Come detto, lo standard moderno è pari a 31.8 millimetri di diametro. Va comunque specificato che si può arrivare fino a diametri da 35 millimetri, modelli che vengono prodotti soprattutto per persone di grossa stazza.
Passiamo adesso alle tre misure principali, partendo dall’altezza o drop. Questa misura rappresenta la distanza che intercorre tra la fine della curvatura e la parte rettilinea del manubrio. Di solito il drop oscilla tra 125 millimetri e 128 millimetri. In caso di drop inferiore alla prima misura, si fa riferimento al manubrio come piega compatta. Se la misura è superiore ai 128 millimetri, invece, si parla di piega alta.
Il secondo valore è la larghezza del manubrio, width in inglese. Essa si riferisce alla distanza che intercorre tra l’asse di una curva e l’altro. Nella teoria dovrebbe corrispondere alla larghezza delle spalle del ciclista, ed ecco perché esistono delle misure predefinite. Queste sono da 38, 40, 42 o 44 centimetri. Esistono anche i manubri con larghezza da 46, ma sono poco comuni. Risulta anche importante sapere che le diverse aziende produttrici di pieghe da corsa misurano la larghezza in due modi diversi, cioè dal centro dei tubi oppure dal loro esterno, e la differenza tra le misurazioni è di circa due centimetri.
Infine, l’ultimo valore è la lunghezza, o reach. Questa misura indica la distanza tra l’asse della parte rettilinea della piega e l’asse della parte curva. Di solito oscilla da 80 a 85 millimetri. Il manubrio viene detto corto o lungo nel caso sia inferiore agli 80 o superi gli 85. Si tratta di un valore molto importante, perché da esso dipende la posizione delle mani e dunque la comodità.
Come Scegliere Manubrio da Bici da Corsa
Nonostante esistano delle misure standardizzate, la scelta della piega per bici da corsa non è comunque semplice. La ragione principale è data dal fatto che esistono svariati modelli, di forme e di ergonomie diverse.
La prima cosa da fare per scegliere il manubrio da bici da corsa migliore per le proprie esigenze, è verificare la larghezza del manubrio, che dovrebbe corrispondere all’ampiezza delle spalle. In pratica le spalle dovrebbero aprirsi in modo naturale, quando si appoggiano le mani sul manubrio. Questo significa che l’apertura delle spalle non dovrebbe essere troppo ampia o troppo ridotta. Si tratta di un risultato che si ottiene quando larghezza delle spalle e della piega coincidono perfettamente.
Per quanto concerne la lunghezza, si entra in un campo più difficile da trattare. Risulta essere consigliabile iniziare scegliendo un manubrio corto, dunque pari o inferiore a 80 millimetri, e vedere come ci si trova. I manubri con lunghezza superiore, si consigliano infatti ai ciclisti con una buona flessibilità della schiena. Questo perché ti costringono a allungarti lungo il tubolare orizzontale, quando si tratta di attivare i freni. Se non riesci a distenderti comodamente, è chiaro che quel manubrio non fa al caso tuo.
Anche la tipologia di curvatura è importante, devi sempre scegliere una foggia che ti faccia stare comodo, in sede di impugnatura, e che ti dia un facile accesso a tutti i comandi.
Risulta essere necessario fare un accenno anche ai materiali di produzioni. In questo senso non esistono scelte giuste o sbagliate a priori, perché tutto dipende dalle tue esigenze. I manubri da corsa in fibra di carbonio sono più leggeri, ma tendono a costare molto di più. Anche la resistenza può essere diversa, dato che quelli in alluminio sono più soggetti all’usura.
Le bici da strada Aero stanno diventando sempre più popolari e la configurazione del manubrio svolge un ruolo enorme nel ridurre la resistenza all’aria. I manubri che migliorano l’aerodinamica presentano spesso una superficie minore nella parte anteriore, appiattendosi. Questo significa che tagliano l’aria in modo più efficiente e hanno anche il vantaggio di essere comodi da impugnare su una lunga salita.
Tipologie di Piega da Bici da Corsa
Per capire come scegliere il manubrio per bici da corsa, bisogna parlare anche dei vari tipi di pieghe. Il primo è quello classico, noto anche come piega belga. Ha una lunghezza molto pronunciata e la parte finale della curvatura è dritta. Risulta essere una piega ottima per chi ha una capacità di flettere i muscoli della schiena elevata, al contrario non è consigliabile per chi è più rigido. Si tratta di un manubrio utilizzato principalmente per realizzare modelli con piega alta.
La seconda tipologia di manubrio da corsa è la ergo bar, manubrio ergonomico. In questo caso si parla di una piega con parte finale della curvatura meno dritta rispetto alla classica. Viene contraddistinta da una curvatura molto ampia, necessaria per ospitare i comandi. Ha una lunghezza inferiore e un’altezza identica alla classica. In sintesi, è una buona via di mezzo per chi non è molto flessibile a livello di schiena.
Troviamo poi il woodchipper, una piega molto particolare, unica nel suo genere. Risultato connotata da un raggio di curvatura grande, e dalla tendenza delle punte a mirare verso i lati esterni del manubrio. Questa tipologia è stata realizzata per migliorare la comodità di chi guida fuori strada o in percorsi accidentati. Non a caso è la preferita dai cicloturisti, in quanto assicura un maggiore controllo del mezzo.
Un altro tipo di piega è la compatta, come fa intuire il suo stesso nome, possiede misure di reach, drop e curvature minori rispetto alle precedenti.. Si tratta di un manubrio più rigido e più leggero, dotato di grande comodità.
La piega da cronometro è utilizzata nelle gare a cronometro, come è semplice capire dal nome. Inizialmente aveva la forma a corna di bue,con curve verso l’alto. Con il passare degli anni, la forma si è evoluta, con l’invenzione delle prolunghe aerodinamiche, una sorta di appendici su cui è possibile appoggiare gli avambracci in modo da trovare una posizione più aerodinamica.
Troviamo poi i manubri integrati, che prevedono la costruzione in un solo pezzo di piega e attacco, resa possibile dall’utilizzo della fibra di carbonio. Il limite di questo tipo di manubri è da individuare nella minore gamma di misure disponibili e nell’impossibilità di scegliere la propria inclinazione preferita della piega rispetto all’attacco.
Recensione Migliori Manubri da Bici da Corsa
Fizik Cyrano 00
Manubrio con una reach abbastanza corta, Cyrano 00 è realizzato in fibra di carbonio e risulta essere leggero e rigido.
Il manubrio una forma rotonda tradizionale e il passaggio dei cavi interno è curato, con un profilo piatto nella parte anteriore delle zone superiori, in modo da potere utilizzare il nastro adesivo per coprirle.
Fizik propone il manubrio Cyrano in tre forme, Snake, Chameleon o Bull, con reach e drop minori per la versione Bull e maggiori per la versione Snake.
Il manubrio è disponibile solo nelle lunghezze da 40 cm a 46 cm, quindi che potrebbe non essere adatto per i ciclisti più piccoli.
- Diametro: 31,8 (morsetto) -28,8 (superiore)
- 440 da centro a centro
- Peso:245 g
- Semplice da utilizzare
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Ritchey WCS Carbon Streem II
Questo manubrio in carbonio Ritchey è stato progettato puntando tutto sulla velocità e l’aerodinamica.
Li abbiamo trovati facili da installare e il passaggio dei cavi è abbastanza semplice, grazie alla presenza di ampi fori per fare passare i cavi senza ostruzioni all’interno.
Il manubrio presenta lo spazio per l’installazione di un supporto per ciclocomputer anteriormente e risulta essere molto leggero, il nostro modello da 40 cm pesa infatti 235 g.
Anche in questo caso non ci sono modelli con lunghezze inferiori a 40 cm.
- Materiale: carbonio monoscocca UD.
- Diametro: 31,8 mm.
- Altezza/profondità: 126/70 mm.
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Deda Superleggera
Deda Superleggera è un manubrio realizzato in fibra di carbonio che arriva a 180 g nel modello con larghezza 42 cm. A questo proposito, è importante sapere la gamma di dimensioni va da 42 a 46 cm, ma con una misurazione da esterno a esterno.
Per questo modello Deda ha utilizzato la fibra di carbonio HR40 con una nuova resina, con lo scopo di creare una piega leggera.
Il manubrio presenta la geometria RHM, movimento rapido della mano, ideata da Deda per facilitare e accelerare il cambio di posizione della mano dall’area piatta al drop.
Il drop arriva a 130 mm con una reach di 75 mm.
- Gruccia in carbonio HR40, diametro: 31, 7.–.rhm
- Peso: 180.gr
- Larghezza: 46.cm (fuori tutto/punta a punta)
- Finitura: matte Nero
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3T Ergonova
Il manubrio Ergonova di 3T è disponibile in fibra di carbonio o alluminio, e la versione in carbonio arriva a 198 g nel modello con lunghezza 42 cm.
Il manubrio ha un drop di 77 mm e una reach di 123 mm e presentano la parte a forma di uovo, tipica di 3T, nella parte superiore.
La forma a uovo ha un’inclinazione di 180 gradi nel punto di curvatura dell’appendice, in modo da permettere un posizionamento naturale dei palmi sui freni e verso il drop ergonomico.
I drop presentano un flare di 6 gradi e, di conseguenza, la larghezza al livello dei cappucci dei freni è ridotta di 16 mm rispetto alla dimensione del manubrio.
Le dimensioni della curva vanno da 38 cm a 44 cm.
- Ergonova Ltd Stealth 40
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Manubri per Bici da Corsa più Venduti
Mettiamo a disposizione una lista dei modelli di manubrio per bici da corsa più venduti online in questo momento con il relativo prezzo. Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi li ha comprati.
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Conclusioni
Oggi ti abbiamo illustrato una guida al manubrio per bici da corsa. Ti abbiamo elencato le sue caratteristiche principali e ti abbiamo anche spiegato come scegliere quello giusto per te. Prima di concludere, però, bisogna ricordare un aspetto molto importante. Un manubrio andrebbe sempre provato per capire il grado di comodità e la correttezza delle dimensioni. Come detto più sopra, infatti, si tratta di aspetti molto personali. La piega scelta, in ogni caso, deve permettere di arrivare alla leva del freno con l’ultima falange dell’indice e del medio, mentre le restanti dita restano intorno alla curvatura. Se questo non è possibile, è necessario scegliere una piega con una curvatura diversa.