In questa guida spieghiamo come effettuare la regolazione dei pattini dei freni di una bici da corsa, operazione che diventa necessaria quando i pattini dei freni sono rumorosi o fischiano, ma importante anche in altre situazioni.
Chi desidera godersi le belle giornate in sella alla propria bici da corsa, deve per forza di cose essere a conoscenza di tutte le operazioni che bisogna compiere regolarmente per mantenerla efficiente e scongiurare la comparsa di problemi che potrebbero provocare situazioni di pericolo. Tra i tanti accorgimenti di cui necessita una bici da corsa, la regolazione dei pattini dei freni è senza ombra di dubbio l’accorgimento più importante. Passiamo dunque ai fatti, scoprendo come eseguire questo tipo di operazione.
Nel corso dell’operazione ci imbatteremo nei freni a tiraggio laterale o ad archetto. Essi si contraddistinguono per il loro sistema a due archetti, i quali svolgono il loro lavoro su di un perno. I freni ad archetto tendono ad infangarsi con estrema facilità, ma di contro sono dotati di meccanismi che fortunatamente non necessitano di grande manutenzione e la stessa è piuttosto semplice da eseguire.
Una regolazione del freno eseguita in modo corretto permette di mantenere alla stessa distanza i pattini dal cerchio. Quando gli archetti non sono regolati o posizionati nel modo corretto, uno dei pattini finisce con lo sfregare sul fianco del cerchio. Questa problematica è provocata dall’archetto posizionato in maniera scorretta o dall’azione della molla di regolazione.
Per eseguire la regolazione del freno, bisogna completare un paio di operazioni. Se gli archetti non sono poi tanto squilibrati, iniziamo con il controllare la tensione del filo che va a regolare i movimenti dell’archetto. In una bici da corsa, lo spazio che separa il cerchio della ruota ed il pattino del freno è minimo e quindi risulta essere sufficiente una variazione di lieve entità per provocare uno sfregamento. Nel caso in cui il filo sia stato teso in modo eccessivo, lo spazio tra cerchio e pattino si riduce eccessivamente ed è necessario allentare la tensione agendo sulla vite. Andremo dunque a girare la vite in senso antiorario per distanziare i pattini e ristabilire il giusto spazio, in modo da scongiurare lo sfregamento. Non sono necessarie grandi regolazioni, è sufficiente mezzo giro di vite.
Se questo non basta, il problema probabilmente sta negli archetti del freno, che possono essere impostati in maniera scorretta e per tale ragione i pattini non agiscono in modo sincronizzato. Questo può essere dovuto ad un allentamento delle vite di fissaggio o a un colpo subito dal corpo del freno. In questi casi, per ristabilire l’equilibrio è necessario agire sulla struttura dell’archetto attaccata al telaio. Risulta essere quindi necessario effettuare la centratura del freno
Prima di andare nel dettaglio, è importante sottolineare che per centratura non si intende l’equidistanza dei pattini del cerchio, ma l’azione sincronizzata di questi.
La differenza è importante, si potrebbe pensare che due pattini che si trovano alla stessa distanza agiscano in sincrono, ma non è così, troviamo sempre una differenza nei tempi di risposta tra i due.
Per capire se un freno è centrato, basta posizionarsi davanti alla ruota e frenare in modo delicato.
In questo modo è possibile capire se i due pattini toccano la pasta frenante nello stesso momento.
Se i pattini non sono centrati, è necessario agire sul registro. Per fare questo, è necessario disporre di chiavi a brugola adatte. Allentiamo dunque l’intera struttura del freno, riallineiamo i pattini in maniera che agiscano in modo sincronizzato e serriamo di nuovo le viti.
L’operazione dovrà essere eseguita con molta attenzione. Serrando in maniera brusca ed eccessiva le viti del corpo frenante, la molla del freno farà fatica a lavorare. Se serrata in modo eccessivo può lavorare ad intermittenza o arrestarsi del tutto, ecco perché è necessario essere molto delicati e precisi.
Un’altra operazione che può essere necessario eseguire è la convergenza dei pattini.
I pattini dei freni non devono infatti essere paralleli alla pista frenante, ma avere le estremità anteriori, quelle più distanti dalla forcella per il freno anteriore e quelle più vicine al carro per il freno posteriore, che convergono tra di loro.
Prima di andare oltre, è importante sapere che la convergenza può essere regolata solo se il sistema di aggancio dei pattini al corpo freno dispone di un sistema rotorbitale, cioè della possibilità di ruotare intorno al proprio asse in tutte le direzioni.
La procedura da seguire per la convergenza dei pattini è piuttosto semplice, basta infatti inserire uno spessore tra la parte posteriore della tacchetta e la pista frenante, frenare e poi allentare il fermo in modo che possa ruotare e inclinarsi. Una volta fatto questo, bisogna stringere il dado di fermo e lasciare i freni.
Lo spessore da utilizzare deve essere ridotto, lo scostamento tra la parte anteriore e quella posteriore della tacchetta non supera infatti un millimetro.
Per esempio, è possibile utilizzare una carta di credito, appoggiarla in modo che occupi solo un terzo della parte posteriore della tacchetta, frenare e allentare il dado di fermo in modo che la tacchetta si inclini. Per concludere, come spiegato prima, bisogna chiudere il dado nella posizione che è stata ottenuta.
In alternativa, è possibile utilizzare uno strumento come questo proposto da Tacx, che permette di automatizzare l’operazione.
Negli ultimi anni sono state lanciate sul mercato bici da corsa dotate di freni a disco suscitando un certo interesse. Quello che sappiamo per certo è che la frenata eseguita con i freni a disco non garantisce prestazioni migliori rispetto ai freni ad archetto. La vera differenza sta nella manutenzione, visto che contrariamente a questi, i freni a disco si basano su un principio idraulico, non meccanico, pertanto, è necessario agire nel cambio dell’olio interno ai cavi oppure cambiare il disco.
Come risulta essere facilmente intuibile si tratta di una procedura piuttosto complessa, che necessita di molta più esperienza rispetto ai classici impianti frenanti.
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