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Aggiornato il 7 Febbraio 2025 da Roberto Grosso

Ruote da 26 o 28 – Cosa Scegliere

Indice

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  • Chiarezza sulle misure: 26″ e 28″
  • Perché mai pensare alle 26″ su una bici da corsa
  • Vantaggi teorici delle ruote da 26″
  • Svantaggi pratici delle 26″
  • Perché le ruote 28″sono lo standard delle bici da corsa
  • Il caso esotico – Ruote 650C
  • Prestazioni su strada – La scorrevolezza e la stabilità
  • Quale scegliere se hai esigenze particolari
  • Manutenzione e ricambi
  • Se hai una bici vecchia con ruote 26″ e vuoi aggiornarla
  • Conclusioni

C’è un periodo in cui quasi tutti noi, appassionati di ciclismo, ci siamo chiesti se fosse meglio avere ruote da 26 pollici o da 28 pollici (che poi nei fatti si chiamano 700C, ma ne parleremo). Potrebbe sembrare un quesito d’altri tempi, eppure in alcuni casi la domanda riaffiora, specialmente se si maneggia una bici un po’ più datata, o magari si cerca di capire se la “classica” dimensione 700C (equivalente a 28 pollici, più o meno) sia davvero l’unica scelta per le bici da strada.

In questa guida vogliamo fare chiarezza, analizzando punti come compatibilità, prestazioni e comfort. Parleremo anche di quei casi (rari, ma reali) in cui si potrebbe voler montare ruote da 26” su una bici da corsa, o di quando si valutano cerchi 650C (una taglia “ibrida” tra 26 e 28 pollici). Se anche tu ti sei mai interrogato, o hai recuperato in garage una vecchia bici con cerchi da 26 e vuoi saperne di più, continua a leggere: cercheremo di capire assieme pro e contro e, soprattutto, quando può avere senso l’una o l’altra opzione.

Ruote da 26 o 28 - Cosa Scegliere

Chiarezza sulle misure: 26″ e 28″

In ambito ciclistico, quando parliamo di 26 pollici, spesso intendiamo un diametro di cerchio che – nella stragrande maggioranza dei casi – è associato al mondo mountain bike “old school”. Invece, la dimensione 28 pollici (o 700C) è quella tipicamente usata nella bici da corsa moderna. Il problema è che le denominazioni pollici e la sigla “700C” possono generare confusione.

  • 700C (o 28 pollici): Nelle bici da strada, questa è la misura standard. Lo pneumatico finito (copertoncino + cerchio) si aggira intorno ai 622 mm di diametro interno del cerchio (valore ETRTO).
  • 26 pollici: Spesso indica un diametro ETRTO di 559 mm. È stata la misura regina dell’MTB negli anni ‘90 e 2000, anche se oggi si vedono più 27,5″ (650B) e 29″.

Ora, su alcune bici da corsa più piccole (telai molto piccoli) o su bici da triathlon per atleti bassi, talvolta si usano ruote 650C (con diametro ETRTO 571 mm). Questo per evitare che ruote standard da 700C impongano geometrie scomode o limitino lo sterzo. Ma c’è una differenza di 12 mm rispetto al 26 pollici standard MTB, quindi non sono identiche.

Perché mai pensare alle 26″ su una bici da corsa

Oggi è molto raro vedere una bici da corsa con cerchi da 26 pollici. Tuttavia, in passato, alcune persone con statura particolarmente ridotta (pensiamo a 1,50 m o meno) usavano telai su misura con ruote 26″ per mantenere proporzioni più adatte e ridurre la lunghezza del telaio. Un altro scenario è quello del recupero o restauro di una vecchia bici da cicloturismo, a volte equipaggiata con ruote 26″. Infine, può capitare a chi vuole esplorare strade miste (un pizzico di gravel, magari) di provare a montare ruote 26″ con pneumatici più larghi su un telaio 700C, ma qui sorgono complicazioni di compatibilità con freni, forcellini, e via dicendo.

Scegliere 26″ su una bici da corsa, nell’era del 700C quasi universale, richiede quindi un motivo preciso. Può essere un fattore di geometria, o una necessità di spessore di copertone.

Vantaggi teorici delle ruote da 26″

  1. Diametro ridotto per telai piccoli
    Se la tua statura è molto bassa, potresti avere problemi di standover (lo spazio tra cavallo e tubo orizzontale), o di overlap (la punta del piede che tocca la ruota anteriore durante la sterzata). Una ruota da 26″ potrebbe aiutare a ridurre questi inconvenienti, rendendo la bici più maneggevole.
  2. Possibilità di pneumatici larghi
    Nella MTB, 26″ è associato a una gamma enorme di copertoni larghi. Quindi, se vuoi trasformare una bici 700C in un ibrido per sterrati? Teoricamente potresti montare ruote 26″ e pneumatici 1,75″–2,0″, assumendo che il telaio abbia abbastanza spazio. Ma attenzione, esistono anche ruote 700C che permettono pneumatici larghi per gravel, per cui la differenza diventa meno rilevante.
  3. Componenti e prezzi
    In passato, i componenti 26″ erano molto diffusi, quindi potresti trovare pezzi di ricambio a prezzi bassi. Ma bisogna dire che oggigiorno la reperibilità delle 26″ di qualità alta è diminuita, perché l’industria MTB si è spostata su 27,5″ e 29″. Resta un mercato di base, ma meno di fascia premium.

Svantaggi pratici delle 26″

  1. Compatibilità telaio/freni
    Se la tua bici è stata progettata per ruote 700C, il ponticello dei freni e i forcellini sono dimensionati per un diametro specifico. Montare ruote 26″ potrebbe rendere i freni non in grado di toccare correttamente il cerchio (soprattutto se usi freni caliper). In più, la distanza tra telaio e ruota risulterebbe anomala, creando un look poco ortodosso e rischi di accumulo di fango o sassi.
  2. Reperibilità dei cerchi di alta gamma
    Se vuoi ruote da corsa super leggere, con mozzi in carbonio e cerchi profilati, trovarle in 26″ è quasi impossibile nel mercato moderno. Sì, ci sono prodotti custom, ma costano e non è semplice reperirli.

Perché le ruote 28″sono lo standard delle bici da corsa

  1. Efficienza su asfalto
    Un diametro maggiore tende a superare meglio piccole asperità, riducendo la resistenza al rotolamento e offrendo un buon compromesso tra stabilità e reattività. Per questo, nelle gare su strada, 700C è la dimensione “naturale.”
  2. Compatibilità universale
    Essendo lo standard odierno, tutti i produttori di telai, freni, gruppi di trasmissione, progetti di gomme sono incentrati sul 700C. Vuoi cambiare cerchi, passare da copertoncino a tubeless, allargare un po’ la sezione? Hai a disposizione una varietà infinita.
  3. Ampia gamma di scelta
    Nel 700C trovi di tutto: ruote aero, super leggere da scalata, profilo medio per all-round, e così via. Troverai freni compatibili (caliper, disc, etc.), coperture da 23 mm fino a 32 mm (o anche 35 mm su certi telai endurance). In sostanza, la massima flessibilità.
  4. Prestazioni omogenee
    Gran parte delle bici professionali e amatoriali sono disegnate su questa geometria, quindi se cerchi performance, la sinergia tra telaio e ruote 700C è ottimizzata.

Il caso esotico – Ruote 650C

Forse avrai sentito parlare delle 650C su bici da cronometro o da triathlon, specialmente su telai molto piccoli. E di fatto, 650C (ETRTO 571) non è 26″ (559) ma ci si avvicina. È un compromesso adottato per ridurre l’ingombro della ruota anteriore e consentire geometrie più aggressive senza front wheel overlap. Oggigiorno, però, è una soluzione di nicchia, e persino i brand di triathlon preferiscono a volte mantenere 700C e trovare altri modi di adattare la geometria.

Prestazioni su strada – La scorrevolezza e la stabilità

C’è chi sostiene che una ruota più piccola potrebbe avere un’accelerazione iniziale migliore (essendo più leggera e meno inerziale), ma sulla lunga percorrenza risulta meno efficiente di una ruota grande, che conserva meglio la velocità e assorbe meno gli impatti minimi.

Sulla stabilità, ruote 700C offrono un passo più allungato, la bici tende a essere più composta ad alte velocità. Per una gara su asfalto, una ruota 26″ risulterebbe insolita e potenzialmente meno adatta ai ritmi alti.

Quale scegliere se hai esigenze particolari

  • Se sei molto basso (ad esempio 1,45 m – 1,50 m), potresti trovare più confortevole un telaio su misura con ruote 650C (non 26″ standard MTB). Meglio cercare un brand specializzato in taglie XS/XXS da strada.
  • Se vuoi trasformare una vecchia bici con telaio 26″ (capita, per alcuni modelli touring anni 80/90), puoi mantenerla così se le geometrie e i freni sono nati per 26″. Sappi che potresti avere poca scelta di copertoni da corsa stretti.
  • Se la tua bici da corsa è 700C: Non ci sono reali vantaggi a passare alle 26″, a meno di situazioni estreme. Se desideri più comfort, puoi montare gomme più larghe da 700C e guadagnare un effetto “ammortizzante” simile, senza stravolgere la geometria.

Manutenzione e ricambi

Nell’era moderna trovare copertoni “da corsa” 26″ (magari 26×1.0 o 26×1.25) non è impossibile, ma la gamma è limitata. Spesso i negozi di componenti ne tengono pochi modelli, più adatti a Mtb “urbanizzate” che a una vera prestazione su strada. Invece, nel mondo 700C hai un arsenale sterminato di opzioni: tubeless, tubolari, copertoncini, mescole varie, sezione 25 mm, 28 mm, 30 mm, brand come Continental, Schwalbe, Michelin… c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Cerchi e mozzi: Nel 700C trovi dalla fascia base alle ruote top in carbonio da 40 mm, 50 mm, 60 mm di profilo. Nel 26″ ultimamente trovi più offerta in ambito off-road. Se vuoi ruote ultraleggere e scorrevoli, 700C è la strada maestra.

Se hai una bici vecchia con ruote 26″ e vuoi aggiornarla

Possibile che tu abbia recuperato una bici da corsa “d’epoca” che, per ragioni storiche, monta 26″? In verità, era più comune la misura 27″ negli anni ’70 (tipo 630 mm ETRTO), ma tutto è possibile. Se desideri aggiornare la trasmissione e i freni, devi verificare la compatibilità con i cerchi. Forse varrebbe la pena valutare un passaggio a ruote 700C (ma attento a freni e spazi). Oppure puoi mantenere la dimensione originaria, ma la disponibilità di copertoni potrebbe essere limitata.

Conclusioni

Al giorno d’oggi, la stragrande maggioranza delle bici da corsa usa ruote 700C (che equivalgono, a livello di definizione, ai cosiddetti “28 pollici”). Questo standard si è imposto per la scorrevolezza, la stabilità e la disponibilità di coperture di ogni tipo. Le ruote 26″ sono rimaste un riferimento nel mondo MTB “old school,” e, pur avendo qualche vantaggio dimensionale per i telai XS, non trovano una vera ragione d’essere su una bici da corsa odierna, a meno di specifiche esigenze (telai su misura per persone di bassa statura o progetti custom particolari).

In pratica: se stai scegliendo una bici da corsa nuova o stai valutando un cambio di ruote, andare sul 700C è la mossa più logica. Ti garantisce ampia scelta, facilità di reperire ricambi e coperture, e perfetta compatibilità con tutti i sistemi frenanti attuali (caliper, disc brake). Se invece hai un telaio vintage o da collezione, e monta 26″ nativamente, puoi tenerlo così (magari per un uso cittadino o cicloturistico) senza troppi problemi, ma non aspettarti le stesse prestazioni di una moderna bici da strada su ruote 700C.

Un piccolo suggerimento: se l’obiettivo è avere un assetto meno rigido e più comodo, ricorda che un copertoncino 700x28mm, gonfiato a pressione moderata, può offrire un comfort che rivaleggia con i “vecchi 26” da strada. E se proprio vuoi addentrarti in avventure gravel, le ruote 700C con sezioni 32 o 35 mm restano la soluzione più diffusa e supportata.

Insomma, nel 2023, la scelta 26″ per una bici da corsa è più una curiosità o un bisogno ultra specifico, mentre il 28″ (700C) rimane il “re” indiscusso delle strade, dalle classiche di primavera alle granfondo di fine estate. E, da un punto di vista pratico, la situazione è decisamente più semplice con uno standard consolidato e universalmente supportato.

Filed Under: Componenti

About Roberto Grosso

Cicloamatore da oltre venti anni. La bici è la mia passione da sempre. Scrivo di di ciclismo per condividere la mia passione con gli altri.

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