In questa guida spieghiamo come scegliere le migliori ruote per bici da corsa per le proprie esigenze.
Una delle scelte più importanti da fare nel momento in cui si valuta l’acquisto di una nuova bici da corsa è quella relativa alle ruote, perchè si tratta di componenti che determinano in modo notevole le prestazioni del mezzo.
Struttura della Ruota della Bici
Per iniziare, è importante conoscere la struttura di una ruota.
La ruota di una bici da corsa è composta da tre componenti
-Il mozzo. Si tratta della parte più pesante della ruota e deve ridurre al minimo l’attrito, in modo da evitare di limitare la velocità di pedalata.
Oggi è possibile trovare mozzi economici piuttosto efficaci ma, ovviamente, spendendo di più è possibile comprare ruote con mozzi che presentano una resistenza inferiore.
-I raggi. Hanno il compito di mantenere il mozzo alla distanza giusta dal cerchio, di fare in modo che la ruota resti centrata e di assorbire le vibrazioni che arrivano dalla strada.
Un numero maggiore di raggi comporta un peso superiore della ruota, ma offre anche una solidità superiore. Nella ruota anteriore il numero di raggi va da 20 a 36, mentre nella ruota posteriore il numero di raggi montati è solitamente superiore.
-Il cerchio. I cerchi sono generalmente costituiti da una lamina estrusa che viene resa cilindrica tramite il passaggio tra dei rulli. Le due estremità sono poi saldate a macchina. Il cerchio, a sua volta, è composto da diversi elementi. Troviamo infatti il canale, cioè la parte interna in cui viene alloggiata la camera d’aria, la sede per i nippli, cioè i fori che si trovano sulla circonferenza del canale per alloggiare le teste dei nippli, la spalla del cerchio, che è progettata per alloggiare il copertone facendolo tallonare e tenendolo in posizione, e la pista frenante, su cui agiscono i pattini dei freni, se previsti.
Come Scegliere le Ruote per Bici da Corsa
Vediamo ora quali sono gli elementi più importanti da valutare nel momento in cui si vogliono comprare delle ruote per bici da corsa.
Profilo
Quando si parla di profilo delle ruote si fa riferimento all’altezza del cerchio.
Possiamo dividere il profilo dei cerchi in tre categorie
-Ruote a profilo basso, con un’altezza del cerchio compresa tra 25 e 30 mm.
-Ruote a profilo medio, con un’altezza compresa tra 35 e 40 mm.
-Ruote a profilo alto, con un’altezza superiore a 45 mm
Facendo un paragone tra ruote con lo stesso prezzo, un cerchio profilo basso avrà un peso minore ed una minore sensibilità al vento laterale, cosa che rende la guida semplice anche ai meno esperti.
Il basso profilo, infatti, asseconda meglio le sollecitazioni e risulta essere più guidabile in curva, in discesa e in condizioni difficili, come quando è presente asfalto bagnato. Inoltre, permette una frenata più affidabile, specialmente nelle versioni in alluminio.
Il profilo basso è indicato anche per chi cerca la prestazione in salita, visto il minore peso.
Il profilo alto garantisce una maggiore efficienza aerodinamica e una maggiore rigidità torsionale, caratteristica molto importante quando
si vuole una ruota molto veloce in fase di rilancio ed accelerazione. Questo è dovuto alla larghezza superiore, alle caratteristiche del carbonio con cui vengono realizzati, ma anche alla minore lunghezza dei raggi. Il vantaggio aerodinamico non è naturalmente percepibile alle basse velocità e si comincia ad avvertirlo soltanto sopra i 35 km/h.
Se prendiamo come riferimento un utente medio, che vuole comprare una sola coppia di ruote per tutto l’anno e per tutte le occasioni, il consiglio è quello di preferire un profilo compreso tra 30 e 40, massimo 45 mm. Ruote di questo tipo perdono poco in termini di peso rispetto alle ruote dal profilo più basso, ma hanno una rigidità torsionale superiore e prestazioni aerodinamiche più elevate.
Larghezza Cerchio
Mentre per quanto riguarda il diametro dei cerchi lo standard è l’americano 28″, l’ETRTO 622 e il francese 700c, e raramente si trovano cerchi differenti a meno che non si possiedano biciclette particolari, negli ultimi anni si sono avuti cambiamenti importanti relativamente alla larghezza dei cerchi.
In passato lo standard su bici da corsa era di 13 mm, recentemente invece si è passati a 17 mm, ideali per coperture da 25 mm, che sono sempre più diffuse.
C’è anche chi preferisce una larghezza di 19, 20 o addirittura 21 mm per potere utilizzare coperture da 28 o 32 mm.
La scelta relativa alla larghezza del cerchio è quindi collegata alla larghezza del pneumatico che si vuole utilizzare.
Più larga la copertura e maggiore dovrà essere la sezione del cerchio.
Un cerchio largo abbinato ad una copertura larga offre il vantaggio di essere più confortevole e più aerodinamico rispetto alla stessa copertura montata su un cerchio più stretto.
Queste le misure più comuni in commercio e la larghezza della copertura consigliata.
Cerchio con canale da 13 mm – larghezza ETRTO da 18 a 25 mm
Cerchio con canale da 15 mm – larghezza ETRTO da 23 a 32 mm
Cerchio con canale da 17 mm – larghezza ETRTO da 25 a 50 mm
Cerchio con canale da 19 mm – larghezza ETRTO da 28 a 62 mm
Cerchio con canale da 21 mm – larghezza ETRTO oltre 35 mm
Cerchio con canale da 23 mm – larghezza ETRTO oltre 37 mm
Cerchio con canale da 25 mm – larghezza ETRTO oltre 44 mm
Cerchio con canale da 27 mm – larghezza ETRTO oltre 47 mm
Cerchio con canale da 29 mm – larghezza ETRTO oltre 54 mm
Materiali
Per quanto riguarda i materiali dei cerchi delle ruote delle bici da corsa, la scelta è sostanzialmente tra alluminio e fibra di carbonio.
Il cerchio in carbonio ha una maggiore rigidità e un peso minore, di conseguenza presenta anche un prezzo più alto rispetto a quelli in alluminio. Di contro, sono poco affidabili in caso di pioggia, visto che la pista frenante subisce l’effetto dell’acqua.
La maggioranza dei cerchi in alluminio presentano un profilo medio basso, altrimenti avrebbero un peso eccessivo. I cerchi in alluminio rimangono i più diffusi perchè, oltre a essere economici, sono resistenti e hanno una lunga durata.
Raggi
Elementi fondamentali delle ruote per biciclette da corsa, i raggi svolgono un ruolo cruciale nella performance complessiva del veicolo. Possono variare notevolmente da ruota a ruota, in base alla tipologia e al tipo di utilizzo previsto, contribuendo significativamente alla stabilità, alla resistenza e alla funzionalità della bicicletta.
I raggi sono incaricati di compiti fondamentali, mantengono la ruota centrata, consentendo un’andatura fluida e controllata, e assorbono le sollecitazioni che provengono dal terreno, proteggendo la struttura della bicicletta da eventuali danni. Questo ruolo di ammortizzazione li rende particolarmente importanti per garantire comfort durante la guida, specialmente su terreni accidentati o non asfaltati.
Il numero di raggi che si possono montare su una ruota varia generalmente tra 16 e 36. In generale, un numero maggiore di raggi è sinonimo di maggiore stabilità. Questo è particolarmente vero per la ruota posteriore, che spesso monta un numero superiore di raggi rispetto a quella anteriore per assicurare una maggiore resistenza al peso e alle forze di trazione.
Per quanto riguarda la forma, quella cilindrica è quella più tradizionale per i raggi. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un’evoluzione nella forma dei raggi con lo scopo di migliorare l’aerodinamicità delle ruote. Infatti, sono state introdotte forme più sottili e aerodinamiche, che riducono la resistenza all’aria e quindi aumentano la velocità e l’efficienza della bici da corsa.
È importante notare che, nonostante un numero maggiore di raggi possa offrire una maggiore stabilità, ciò potrebbe anche comportare un aumento del peso totale della bicicletta. Pertanto, la scelta del numero e della forma dei raggi dovrebbe essere fatta attentamente, tenendo conto delle specifiche esigenze del ciclista e del tipo di utilizzo previsto per la bicicletta.
Tipo di copertura
In base al tipo di copertura è possibile dividere i cerchi delle ruote per bici da corsa in tre categorie.
-Cerchi per camera d’aria. Questi cerchi vengono progettati per ospitare una camera d’aria interna che, dopo che è stata gonfiata, mantiene lo pneumatico in posizione. Hanno il vantaggio di essere facilmente riparabile e, in caso di foratura, la sostituzione è veloce e semplice.
Essendo la tipologia di copertura più comune, è possibile trovare modelli con mescole, battistrada e misure di tutti i tipi.
Lo svantaggio principale è da individuare nel peso, superiore a quello delle altre soluzioni
-Cerchi per tubolari. Questi cerchi vengono progettati per alloggiare i tubolari. Si differenziano dai cerchi per camera d’aria perchè in questo caso non avviene il tallonamento del copertone, il tubolare è infatti tenuto in posizione con una procedura d’incollaggio con mastice. Sono più leggeri e più scorrevoli dei copertoncini, ma meno comodi in termini di manutenzione. Se si fora, infatti, è possibile utilizzare liquidi antiforatura per sigillare il foro, se piccolo, ma la sostituzione è più complessa visto che il tubolare deve essere incollato al cerchio con mastici o con un nastro biadesivo.
-Cerchi per tubeless. Si tratta di uno standard diffuso nel mondo della Mtb e che inizia a diffondersi anche tra le bici da corsa. I cerchi tubeless sono progettate per montare coperture prive di camera d’aria. I cerchi presentano un doppio canale, in quello inferiore vengono alloggiati i nippli, che si vanno a innestare sui raggi, mentre in quello superiore, che è scollegato dall’inferiore, si trova solo una scanalatura per fare tallonare il copertone, che viene riempito di lattice antiforatura e gonfiato. I tubeless sono molto scorrevoli, sono più pesanti dei copertoncini ma, visto che non è presente una camera d’aria, il peso complessivo risulta inferiore.
Un pneumatico tubeless di qualità, associato al liquido sigillante, riduce molto il rischio di foratura. Scompare, inoltre, il rischio di pizzicature sulle buche, vista l’assenza di una camera d’aria.
Tipo di freno
Un altro elemento che restringe le opzioni disponibili sul mercato è il tipo di freno.
Le ruote con freni a disco utilizzano un perno passante, mentre le ruote con freni a cerchio utilizzano un perno a sgancio rapido.
Gli standard del perno passante sono diversi. Le sue dimensioni per le ruote anteriori sono quasi sempre uguali (100 mm x 12 mm), ma per le ruote posteriori sono diverse, 142 mm x 12 mm, 135 mm x 12 mm e così via.
Risulta essere possibile misurare le dimensioni del perno passante con un calibro e un metro o consultare il manuale della bicicletta per determinarne le dimensioni.
Recensione Migliori Ruote per Bici da Corsa
Campagnolo Bora 45 WTO
Le ruote Campagnolo Bora 45 WTO ripropongono alcune delle caratteristiche delle versioni precedenti del modello, aggiungendo però elementi decisamente interessanti.
La novità principale è da individuare nel profilo da 45 mm, che si aggiunge alla ruota anteriore da 77 mm e alla coppia da 60 mm, che va a completare la gamma WTO, in modo accontentare le esigenze di chi cerca ruote che siano adatte per ogni percorso.
Le ruote Campagnolo Bora WTO 45 sono disponibili sia per freno tradizionale che per freno a disco, un’altra novità, visto che in precedenza le ruote WTO non prevedevano versioni per freni a disco.
L’acronimo WTO, che significa Wind Tunnel Optimized, fa capire immediatamente l’attenzione che Campagnolo ha rivolto all’aspetto aerodinamico.
Da questo punto di vista, bisogna notare come le soluzioni tecniche per migliorare l’aerodinamica riguardano non solo il cerchio, ma la ruota nel suo insieme, quindi anche mozzi e raggi. Proprio per questo motivo, oltre al nuovo profilo del cerchio con canale interno da 19 mm, che garantisce un perfetto accoppiamento con le sezioni di pneumatici da 25 e 28 mm, troviamo un nuovo disegno del mozzo, che si caratterizza per una parte centrale più affusolata che ha lo scopo di ridurre l’impatto frontale con l’aria, e nuovi raggi 3D dalla sezione ellittica.
Per quanto riguarda la raggiatura, bisogna notare che è realizzata in modo diverso nella versione per freno tradizionale e per freno a disco, in modo da compensare le differenti forze di frenata.
Il peso della Bora WTO 45 per freno tradizionale è di 1496 grammi mentre quello della versione per freni a disco è di 1520 grammi.
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Campagnolo Zonda C17
Per il momento abbiamo parlato di ruote in carbonio, ma sul mercato sono disponibili anche ruote in alluminio di qualità, come Campagnolo Zonda C17.
La ruota Zonda pesa solo 1.596 grammi, il che la rende una delle più leggere nella sua fascia di mercato.
Il cerchio dell’ultima versione delle ruote Campagnolo Zonda C17 è più largo, 22 mm, garantendo in questo modo una forma più efficiente dello pneumatico, migliorando la sicurezza e la tenuta in curva, ma, allo stesso tempo, riducendo la resistenza al rotolamento e aumentando l’aerodinamicità. La scelta di aumentare la larghezza del cerchio è una conseguenza del fatto che gli pneumatici da 25 mm e 28 mm sono sempre più diffusi.
I mozzi utilizzano la stessa tecnologia della precedente versione, troviamo quindi una flangia oversize in alluminio, 16 raggi radiali aerodinamici anteriormente e 21 raggi radiali aerodinamici, con raggiatura Mega G3TM.
Questa disposizione dei raggi rende la ruota posteriore decisamente rigida e molto reattiva nelle accelerazioni.
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Bontrager Aeolus XXX
Le ruote Bontrager Aeolus XXX sono disponibili con tre profili differenti, in modo da soddisfare le diverse esigenze dei ciclismi. Troviamo quindi una versione da 28 mm, destinata a chi desidera una ruota leggera, una da 47 mm e una da 60 mm.
I tre modelli si differenziano, oltre che per l’altezza, per le forme del cerchio, che sono state progettate per garantire il migliore compromesso tra aerodinamica, facilità di guida e stabilità del mezzo.
Da segnalare che tutti i modelli sono disponibili sia in versione per freni a disco che tradizionali, per tubolare o copertoncino.
I raggi utilizzati sono Dt Swiss Aerolite, 18 sulla ruota anteriore, montati in modo radiale, 24 sulla ruota posteriore, incrociati in seconda dal lato ruota libera e radiali sul lato opposto. Si tratta di una soluzione che permette di ottenere un valido compromesso tra leggerezza e rigidità torsionale.
Anche i mozzi sono Dt Swiss, e si caratterizzano per una scorrevolezza ottima. Sul posteriore troviamo un cricchetto a stella a 36 denti che permette un ingaggio molto rapido.
La versione con profilo da 47 millimetri per freni tradizionali che abbiamo provato si è dimostrata ottima sia in pianura, grazie all’ottima aerodinamicità, che in salita, dove si fanno notare i mozzi scorrevoli e la notevole rigidità laterale.
Ottima anche in discesa, dove si è dimostrata precisa in fase di inserimento e stabile nelle curve, oltre che decisamente efficace in fase di frenata.
Anche a livello di comodità queste ruote si fanno notare. Il profilo interno, che ha una larghezza di 21 mm, utilizzato con un copertoncino da 25 mm ha reso la bici in gradi di assorbire efficacemente tutte le sconnessioni del terreno, anche con livelli di gonfiaggio elevati.
In conclusione, si tratta di ruote di qualità elevata, molto versatili e in grado di garantire ottime prestazioni su tutti i terreni.
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Shimano Dura-Ace R9100 series C60
Le ruote Dura-Ace di Shimano sono utilizzate da diverse squadre professionistiche e non c’è dubbio che siano tra le migliori ruote disponibili sul mercato.
La variante C60, con profilo alto, è disponibile nelle versioni per freni a disco e rim e sia per tubolare che copertoncino.
La versione con freni rim presenta una pista frenante in lega, che migliora notevolmente le prestazioni di frenata ma aggiunge anche peso alla ruota.
Shimano afferma che la disposizione dei raggi posteriori è in grado di gestire le sollecitazioni provenienti dalla cassetta con una migliore efficienza.
A parte le affermazioni di Shimano, una delle caratteristiche più interessanti delle ruote Dura-Ace sono i cuscinetti che ruotano all’interno dei mozzi per la loro facilità di manutenzione e, naturalmente, la scorrevolezza che offrono.
Se vuoi una soluzione più leggera, la versione R9100 C24 ha un cerchio molto basso, da 24 mm, che mantiene ridotto il peso, rendendole l’ideale per gli scalatori.
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Ruote per Bici da Corsa più Vendute
Mettiamo a disposizione una lista delle ruote per bici da corsa più vendute online in questo momento con il relativo prezzo. Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi li ha comprati.
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