In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore sella per bici da corsa per le proprie esigenze.
Si tratta di uno dei componenti più importanti per una bicicletta e il motivo è davvero semplice da comprendere. Questo è uno dei tre punti di contatto tra ciclista e bici, quindi è fondamentale per la comodità e per le prestazioni. Scegliendo una sella poco idonea, potresti trovarti a disagio e addirittura avere dei problemi fisici, inoltre non potresti mai rendere al meglio. Da ciò puoi capire quanto sia importante informarsi a dovere su come risulta essere fatto e su come scegliere il sellino per bici da corsa.
Struttura della Sella per Bici da Corsa
A dispetto delle apparenze, la sella per biciclette da corsa è un componente abbastanza complesso. A livello di struttura, infatti, è composta da diversi elementi. In primo luogo è bene spendere qualche parola per la sua forma, generalmente affusolata. Non si tratta di una scelta dettata dal caso. La forma del sellino, infatti, ha lo scopo di rendere comoda la seduta del ciclista. Nello specifico, garantisce una certa stabilità in termini di postura del bacino e delle tuberosità ischiatiche. Detto questo, è possibile analizzare ogni singola parte di un sellino per biciclette da corsa. Nella fattispecie si parla del telaio, del corpo e del rivestimento. Andiamo a studiarli uno per uno.
Telaio della sella
Il telaio è la parte che collega la sella con il reggisella. Si tratta di un elemento che può essere realizzato utilizzando diversi materiali. Tra questi si trovano, per esempio, il carbonio, il titanio, l’acciaio e altri materiali come il magnesio o l’alluminio. In certi casi, il telaio della sella viene costruito usando un misto di materiali diversi. Risulta essere a forma di triangolo e ha il compito di sorreggere il peso del ciclista, dunque il corpo del sellino. Risulta essere dotato di tre punti di appoggio, due si trovano sul posteriore della sella, e uno in prossimità della sezione anteriore. Il carrello, lo spazio compreso tra la coppia di tubi paralleli, serve per la regolazione del sellino.
Corpo delle sella
Il corpo del sellino, o corpo sella, è l’elemento primario di questo pezzo. Il suo scopo non è singolo, ma duplice. Da un lato ha il compito di aumentare la comodità della seduta, dall’altro serve per rendere più efficienti le prestazioni del ciclista. Il corpo del sellino viene a sua volta composto da due parti. In primo luogo l’imbottitura e in secondo luogo lo scafo. Risulta essere importante dedicare una sezione specifica ad entrambi, per poterli scoprire con dovizia di particolari.
L’imbottitura del corpo sella è un elemento molto importante. Questo perché è da essa che dipendono la comodità della seduta e la stabilità del bacino. In pratica, l’imbottitura ha il compito di ammortizzare il peso del ciclista, così da ridurre i fastidi. Di solito questa parte viene realizzata usando una serie di schiume a base di poliuretano oppure in gel.
Queste possono avere diversi livelli di rigidità e vengono rivestite in pelle. Bisogna poi specificare la presenza di diversi strati, nelle zone dove si sviluppa il maggiore contatto con il ciclista. Infine, certi sellini sono privi di imbottitura ma ugualmente comodi. Di contro, la presenza dell’imbottitura è sempre consigliata per chi utilizza la bici per molte ore.
Lo scafo della sella è l’elemento che ha lo scopo di assorbire le vibrazioni provenienti dalla bici grazie alla sua elasticità. Questa caratteristica permette infatti allo scafo di deformarsi in modo da adeguarsi alla conformazione del bacino e assorbire le vibrazioni. Nel caso delle biciclette da corsa, questo scafo è meno robusto e più leggero. Questo perché si presume la presenza di una quantità minore di vibrazioni, rispetto ad altre tipologie di bici o di attività. Per quanto concerne i materiali di fabbricazione, anche in questo caso troviamo il carbonio, il titanio, le mescole plastiche, l’acciaio.
Vengono contemplate anche altre soluzioni alternative, a base di elastomeri. Questo pezzo viene installato sul telaio attraverso l’incollaggio o la presenza di meccanismi a incastro. Nonostante la forma dello scafo sia standard, esistono anche dei modelli con scanalatura centrale.
Rivestimento della sella
La terza e ultima parte della sella per bicicletta da corsa è il rivestimento. In questo caso si parla della parte di copertura esterna della sella, ovvero di quella parte che entra a contatto diretto con il ciclista. Di solito è composta da materiali ipoallergenici e traspiranti. Può essere in pelle o in alternativa composta da tessuti in sintetico. Le sue proprietà traspiranti le permettono di dissipare il calore accumulatosi in una zona molto sensibile. Inoltre, il rivestimento dovrebbe essere anche antiscivolo, per assicurare la presa della seduta. Non dovrebbe mai essere ruvido ma liscio, per evitare di danneggiare i pantaloncini del ciclista. Infine, dovrebbe potersi asciugare facilmente.
Come Scegliere Sella per Bici da Corsa
A causa dell’individualità della struttura pelvica e delle diverse esigenze delle discipline ciclistiche, non esiste una soluzione unica per tutti. Ma alcuni aspetti generali sono importanti da considerare quando si sceglie una sella. La sella giusta è quella che offre la maggiore superficie possibile per il bacino del ciclista e fornisce un’ammortizzazione in quelle regioni che sono più sollecitate.
A questo proposito, la differenza tra la superficie totale di una sella e la superficie effettivamente utilizzata è importante.
Le analisi della pressione mostrano che solo circa il 50% della superficie della sella viene utilizzata. La conseguenza è che passare a una sella più larga non è produttivo. Invece, l’obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare l’utilizzo della superficie già disponibile.
Esistono diversi elementi da considerare per scegliere la migliore sella per bici da corsa. In primo luogo la rigidità, un fattore che ti abbiamo già accennato in precedenza. Il nostro consiglio è di scegliere una sella che non sia troppo rigida o eccessivamente morbida. Dunque una sorta di compromesso tra i due estremi. I sellini troppo duri potrebbero infatti provocare delle problematiche alla schiena. Al contrario, le selle troppo morbide potrebbero causare delle problematiche a livello posturale. Certo, la scelta più idonea dipende anche dalle attività che intendi compiere in bici. Se si parla di ciclismo agonistico, è meglio scegliere una sella più rigida che morbida. Se invece pratichi attività quali il cicloturismo, meglio virare su una sella più morbida che rigida. Sempre tenendo presente quanto detto poco sopra.
La rigidità non è l’unico elemento che dovrai studiare, prima di effettuare il tuo acquisto. Uno degli elementi più importanti da misurare, infatti, è la larghezza della sella della bicicletta. Questo valore conta tantissimo in chiave di comodità, di benessere e anche di prestazioni. Gli esperti consigliano sempre di scegliere un sellino realizzato su misura. La larghezza, non a caso, dovrebbe sempre basarsi sulla distanza tra le ossa ischiatiche. Fortunatamente, i produttori spesso propongono i propri sellini in diverse larghezze, così da adattarli a qualsiasi circostanza o persona. Se la sella è troppo larga, si tende a spostare il baricentro in avanti e ondeggiare mentre si pedala. La conseguenza è che si tende a strofinare l’interno coscia, con i relativi fastidi.
Se la sella è troppo stretta, invece, si tende a spostare il baricentro indietro. La conseguenza è che la pedalata è meno efficacia e le braccia vengono maggiormente affaticate.
Nella figura che segue sono riportate le misure ideali della sella tenendo conto non solo della distanza tra le ossa ischiatiche, ma anche del modo di stare in sella, con posizione race, standard o seduta.
Sit Bone Width corrisponde alla distanza tra le ossa ischiatiche e a fianco viene riportata la misura della sella corrispondente. Per esempio, per una misura di 12 cm viene consigliata una sella con larghezza di 143 mm per un’impostazione race o normale e una sella con larghezza di 155 mm per chi siede dritto.
Se non si ha la possibilità di consultare un biomeccanico, ma si desidera misurare da soli le ossa ischiatiche, è possibile farlo procurandosi un semplice cartone morbido e spesso, appoggiarlo su una superficie dritta, spogliarsi e sedersi sopra per qualche minuto esercitando una forte pressione, in modo da produrre un calco con le due protuberanze ischiatiche. Una volta fatto questo, con una penna bisogna segnare i calchi e misurare la distanza che intercorre tra il centro dei due calchi. Il valore che si ottiene corrisponde alla larghezza del bacino.
Un altro elemento da analizzare è la forma della sella.
Oggi sul mercato è possibile trovare selle con forme decisamente diverse tra loro, alcune molto arrotondate, altre piatte, alcune più imbottite.
La scelta della forma è influenzata dalla flessibilità del proprio bacino e, quindi, dalla posizione tenuta in bici.
Una sella dalla forma piatta è adatta a chi pedala in posizione racing, quindi con un elevato dislivello tra la sella e il manubrio. In questi casi, inoltre, la sella dovrebbe avere un supporto maggiore sulla parte anteriore, dove viene scaricata la maggioranza della pressione.
Chi, invece, ha una mobilità del bacino limitata e, di conseguenza, pedala in posizione abbastanza eretta, scarica la maggioranza del peso sulle ossa ischiatiche e deve preferire selle con forme più arrotondante, che migliorano la stabilità della pedalata.
Analizzando l’aspetto relativo alla forma della sella, bisogna anche segnalare le selle con punta smussata, che vengono chiamate short fit e che oggi sono piuttosto comuni. Le selle corte migliorano la pedalata e ottimizzano la seduta, in particolare per coloro che ruotano molto il bacino in avanti e quindi pedalano in posizione parecchio protesa verso il manubrio.
Un’altra soluzione è rappresentata dalle selle senza punta, nelle quali l’area anteriore è interamente eliminata. Anche se gli effetti positivi di questo tipo di sella per quanto riguarda la comodità e la pressione sono stati dimostrati, non è diventata una soluzione molto comune. Le possibili cause sono da individuare nella diminuzione del controllo a causa della mancanza di contatto tra le cosce e la sella e l’aumento dello sforzo sulla muscolatura della parte superiore del corpo.
Sempre con riferimento alla forma, bisogna segnalare le selle bici da corsa con il foro, che in alcuni casi può essere sostituito da un canale di scarico centrale che ha la stessa funzione.
Anche in questo caso la scelta dipende dalla conformazione della zona del soprasella di ogni individuo e dalla posizione in bici.
Chi pedala con un dislivello tra sella e manubrio elevato, infatti, tende a scaricare la maggioranza del peso nella zona del pavimento pelvico e quindi avrà maggiore bisogno del foro per alleggerire la pressione.
Il foro, o in alternativa il canale di scarico centrale, permette di alleggerire la pressione sui tessuti molli e nella zona del pavimento pelvico.
Risulta essere particolarmente indicato a chi pedala con un dislivello tra sella e manubrio elevato.
Per svolgere correttamente la sua funzione, il foro deve avere una dimensione sufficiente e, in particolare, interessare anche la parte più avanzata della sella.
Le selle per bici da corsa devono rispettare determinate norme per essere in regola, in particolare la norma UNI EN ISO 4210 parti 1-9. Questa norma stabilisce quale debba essere la resistenza di una sella per essere in regola. I produttori devono sottoporre le selle a un test di fatica, in cui viene applicata una forza di 1.000 newton verticalmente verso il basso per 200.000 cicli. Se non si verificano rotture visibili nel tubo reggisella o nel sellino, la sella viene considerata in regola.
Recensione Migliori Selle per Bici da Corsa
Fizik Arione R1
La sella Fizik Arione R1 è un’espressione di comodità e funzionalità fuse insieme in modo magistrale. Essendo la versione normale, non presenta un foro, mantenendo così un design chiuso, ma Fizik con la sua varietà di offerte mira a soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti. La disponibilità della sella Arione in vestibilità regolare e ampia, oltre che in design aperto e chiuso, rivela l’intento della marca di accomodare le diverse necessità dei suoi utenti.
Non appena montata sulla bici, la sella Fizik Arione si distingue immediatamente per le sue dimensioni, misurando 300 x 130 mm, mostrandosi quindi più lunga della maggioranza delle selle sul mercato. La sua estetica si manifesta con una punta lunga e stretta che conduce verso un profilo piatto, che si estende fluidamente fino alla parte posteriore della sella. Un aspetto che trovo particolarmente intrigante è la tecnologia Wing Flex incorporata, che mostra il suo vero valore quando ci si sposta verso la parte posteriore della sella. Le ali ben progettate non intralciano il movimento delle gambe, offrendo un margine di flessibilità apprezzabile proprio dove le cosce incontrano la sella.
La libertà di movimento offerta dalla sella Fizik Arione R1 è probabilmente il suo aspetto migliore. Con essa, mi trovo in grado di spostarmi con facilità, alla ricerca della posizione più comoda o quella che mi permette di esercitare la massima potenza, indipendentemente dal fatto che mi trovi in salita, in mezzo al gruppo o in discesa. La possibilità di regolare la mia posizione senza problemi trasforma ogni giro in un’esperienza piacevole.
La costruzione robusta della sella, con uno scafo in carbonio accompagnato da un binario in carbonio 7x9mm, suggerisce una lunga durata. Pesando 165 grammi, potrebbe non essere la sella più leggera sul mercato, ma la leggera differenza di peso è facilmente compensata dalla comodità e dalla libertà di movimento che offre. Nel complesso, la Fizik Arione R1 è una sella che coniuga in modo efficace comodità, funzionalità e durata, rendendo ogni pedalata un’esperienza più gradevole.
- Realizzato per Snake Designer per lo stile di guida flessibile del Snake
- Guscio composito: il guscio è al 100% in carbonio composito con nylon co-iniettato, dandoti lunghezza e flessibilità incredibili
- Tecnologia Wing Flex: flessibilità ingegnerizzata lungo i bordi dove l'interno è a contatto con la sella per una gamma completa di movimento delle gambe
- Rail in carbonio intrecciato: presenta un manicotto esterno di fibre di carbonio intrecciate che formano un tubo
Ultimo aggiornamento 2025-03-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Selle Italia SLR Tekno Flow
Selle Italia SLR Tekno Flow è una di quelle selle che cattura l’occhio non solo per il suo design, ma anche per la promessa di un’esperienza di guida confortevole. Il design, con una notevole apertura che si estende lungo quasi tutta la lunghezza della sella, è progettato intelligentemente per offrire sollievo nei punti di pressione cruciali, un aspetto che ero impaziente di mettere alla prova.
La leggerezza di questa sella è uno dei suoi punti di forza più evidenti. Con uno scafo in carbonio, binari ovali e una tomaia sottile in pelle sintetica, pesa solo 102 grammi, un peso che difficilmente si sente mentre si pedala lungo le strade. L’iniziale preoccupazione per una possibile scomodità, data l’apparente sottigliezza della sella, si è dissipata gradualmente, soprattutto dopo avere coperto oltre 300 chilometri su vari terreni. La mia curiosità verso questa sella era alimentata dalle precedenti esperienze con selle dotate di diversi tipi di fori e canali, e devo dire, la SLR Tekno Flow ha aggiunto una nuova dimensione alla mia esperienza di guida. C’è sempre un periodo di adattamento con ogni nuova sella, un periodo durante il quale corpo e sella sembrano capirsi a vicenda. Con la SLR Tekno Flow, questo periodo è stato relativamente breve. Mi sono trovato a mio agio anche dopo diverse ore in sella, una testimonianza della sua ergonomia ben pensata.
Una nota di cautela necessaria riguarda l’installazione. La forma ovale dei binari richiede una verifica accurata del morsetto della sella per garantire una compatibilità perfetta. La sella Tekno Flow, infatti, monta un morsetto che si serra verticalmente, una caratteristica che potrebbe necessitare di una verifica preventiva per garantire una corretta installazione.
In definitiva, la Selle Italia SLR Tekno Flow è stata una scoperta piacevole. Ha una struttura leggera ma robusta, un design ergonomico che fornisce un confort duraturo e un’estetica che non può fare a meno di essere notata.Per chi è alla ricerca di una sella leggera, confortevole e visivamente accattivante, la SLR Tekno Flow potrebbe rivelarsi una scelta eccellente.
- Sella da bicicletta da corsa
- Il foro permette di ridurre la pressione dalla zona centrale e di beneficiare di un maggiore comfort durante la pedalata
- Con forma aerodinamica
- Adatta sia per uomo che per donna
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Prologo Scratch 2 CPC PAS
La sella Prologo Scratch 2 CPC PAS è prodotta con la migliore tecnologia a disposizione dell’azienda.
La sella ha un profilo arrotondato e risulta essere disponibile nelle larghezze 134 mm e 143 mm, in modo da adattarsi alle esigenze di vari ciclisti.
La prima tecnologia inclusa in questa sella si chiama CPC, Connect Power Control, un design esclusivo di Prologo caratterizzato da sezioni di materiale che contengono una serie di piccole protuberanze a forma di torre di raffreddamento. Queste protuberanze afferrano la superficie dei pantaloncini e ti impediscono di scivolare mentre pedali. Provando la sella, abbiamo scoperto che ci aiutano a mantenere la posizione in salite e non risultano essere scomode. Prologo afferma che la tecnologia è particolarmente efficace sul bagnato e che permette di ottenere una migliore circolazione dell’aria e un maggiore smorzamento di urti e vibrazioni.
PAS è invece l’acronimo di Perineal Area System. Si tratta della scanalatura centrale, una soluzione presente anche sulle selle di altri produttori. Il canale si estende molto lungo la superficie della sella, con l’estremità anteriore che inizia a circa cinque centimetri dalla punta della sella.
Non tutti apprezzano fori e scanalature sulle selle, ma il canale presente nella sella Prologo Scratch 2 CPC PAS non si sente durante la guida e non toglie comodità alla sella.
Prologo utilizza tre diverse densità di schiuma nella parte superiore della sella. La parte posteriore della sella, che sostiene la maggioranza del peso di un ciclista, presenta una schiuma ad alta densità per migliorare la stabilità. Il centro della sella è realizzato in schiuma meno densa per ridurre la pressione sul bacino, mentre la parte anteriore utilizza una schiuma a densità inferiore per proteggere i tessuti sensibili.
I binari sono realizzati in acciaio, cosa che spiega il suo peso piuttosto elevato di 234 g. Esiste anche una versione con binari in fibra di carbonio, con un peso di 185 grammi, ma con un prezzo superiore.
- Prologo
- Sella
- Sella modello road
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La sella Fizik Mistica porta il design e la comodità a un livello completamente nuovo per i ciclisti orientati alle prestazioni, specialmente per coloro che sono appassionati di gare a cronometro. La sua forma, che richiama l’estetica del modello Arione, è sapientemente progettata con un canale in rilievo e una punta tagliata, che non solo la rende esteticamente piacevole, ma funzionale in ogni senso.
L’inclusione di un canale in rilievo è un chiaro riconoscimento dell’importanza di ridurre la pressione sul perineo, una caratteristica fondamentale quando si tratta di lunghe distanze o di gare ad alta intensità. L’innovativo design della punta tagliata va a braccetto con la crescente popolarità delle selle corte, contribuendo ad aumentare la comodità in posizione da cronometro. Questa modifica al design tradizionale della sella è anche una conseguenza delle regolamentazioni dell’UCI, permettendo ai ciclisti agonisti di adempiere alla regola dei 5 cm con meno sforzo.
La possibilità di scegliere tra binari in carbonio o in titanio aggiunge un ulteriore grado di personalizzazione, permettendo ai ciclisti di scegliere in base alle preferenze di peso e al budget. Il rivestimento aderente è un altro punto forte della sella Fizik Mistica, fornendo quella trazione necessaria per mantenere una posizione ottimale senza scivolare, un dettaglio particolarmente apprezzato durante le intense sessioni di cronometro.
La qualità di costruzione è palpabile, riflettendo l’attenzione ai dettagli e l’impegno per la durabilità che Fizik ha messo in questa sella. L’opzione di due larghezze diverse è un’ulteriore testimonianza dell’orientamento al comfort e all’adattabilità della Mistica, permettendo una vestibilità più personalizzata a seconda della struttura ossea del ciclista.
In sintesi, la Fizik Mistica è un blend armonioso di design, funzionalità e comodità.
- K:ium
- Nylon carbon reinforced, carriage kit, extra grip cover
- Peso: 235 g
- Sellino dal design moderno e confortevole
- Una sellino realizzata in materiale resistente
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La Selle SMP Blaster è orientata all’ergonomia e alla versatilità. A partire dal primo sguardo, l’attenzione al dettaglio nell’imbottitura sottile ma efficace che si estende uniformemente su tutta la seduta rivela l’intento di creare una sella che sia comoda e funzionale in vari scenari. Il suo disegno versatile si adatta splendidamente a biciclette da strada, mountain bike e anche a quelle utilizzate nelle gare di triathlon, rendendola una scelta eccellente per chi cerca una soluzione affidabile e polivalente.
Uno degli aspetti più interessanti della sella Blaster è il suo canale centrale ampio che si presta a evitare l’indesiderato schiacciamento della zona perineale. In aggiunta, l’avvallamento posteriore è un tocco che aiuta a prevenire traumi al coccige, specialmente quando si pedala su terreni accidentati. Queste caratteristiche ergonomiche non solo aumentano la comodità, ma mostrano una comprensione approfondita delle sfide che i ciclisti incontrano durante le lunghe pedalate o su percorsi difficili.
Un’altra caratteristica distintiva è il carrello più lungo del consueto, che si traduce in maggiori possibilità di regolazione. Questo dettaglio, nonostante possa sembrare minore, offre ai ciclisti una maggiore libertà nel trovare quella posizione perfetta che può fare la differenza in termini di comfort e prestazioni.
La Selle SMP Blaster è più di una semplice sella, è una celebrazione della comodità, della funzionalità e della versatilità. Si posiziona come una scelta solida per coloro che cercano una sella capace di adattarsi a diverse discipline ciclistiche senza compromettere la comodità. Con la sua imbottitura sapientemente distribuita e le sue caratteristiche ergonomiche, la Blaster è destinata a elevare l’esperienza di guida a un livello completamente nuovo.
- Imbottitura: Elastomero espanso
- Rivestimento: Vera pelle
- Scafo: Nylon 12 caricato carbonio
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Selle per Bici da Corsa più Vendute
Mettiamo a disposizione una lista dei modelli di sella per bici da corsa più venduti online in questo momento con il relativo prezzo. Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile leggere le opinioni e le recensioni di chi li ha comprati.
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Conclusioni
In questa guida ti abbiamo spiegato come scegliere la sella per bici da corsa. Ti abbiamo anche riportato tutte le informazioni utili relative alla struttura del sellino. Prima di salutarti, però, ci teniamo ad aggiungere altri dettagli. Vogliamo infatti spiegarti perché è importante scegliere un sellino che rispetti quanto detto finora. La scelta della sella corretta è importante per una questione fisica. Un sellino di pessima qualità potrebbe causare lo schiacciamento del perineo o del nervo pudendo. Anche i traumi subiti dalla schiena e dal tronco possono derivare da una sella non in grado di assorbire le vibrazioni.
Le conseguenze di queste e altre problematiche potrebbero portare alla comparsa di infiammazioni e di perdita di sensibilità in queste zone.